Dopo il primo Avviso dedicato ai Comuni, su “PA digitale 2026” anche Regioni e Province Autonome hanno ora l’opportunità di contribuire alla “Piattaforma digitale nazionale dati” (“Pdnd”). Lo annuncia la Notizia pubblicata il 22 dicembre 2022 sul sito web del Dipartimento per la Trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio.
Grazie al “Pnrr”, il Dipartimento mette a disposizione Euro 50 milioni, risorse alle quali sarà possibile accedere dopo essersi registrati su “PA digitale 2026”. Regioni e Province autonome potranno quindi seguire il percorso guidato che permette di configurare la propria candidatura, e richiedere così un voucher economico predefinito. Gli Enti infatti potranno scegliere tra 3 diversi pacchetti, che variano nel numero di Api che dovranno essere erogati sulla “Pdnd” (10, 20 o 30). Per ogni pacchetto è previsto uno specifico voucher economico predefinito dal Dipartimento in accordo con il Mef.
Regioni e Province autonome possono candidarsi fino ad esaurimento delle risorse, e comunque non oltre il 30 giugno 2023.
L’obiettivo della “Pdnd” è rendere concreto il Principio europeo del “once-only”, cioè l’inserimento di informazioni una sola volta, permettendo così a Cittadini e Imprese di non dover più fornire i dati che la P.A. già possiede per accedere a un servizio. Le Amministrazioni infatti, dopo essere state autenticate e autorizzate dalla Piattaforma, saranno in grado di scambiare dati tra loro, ed erogare così servizi in maniera più rapida ed efficace.
Grazie all’interoperabilità delle banche-dati, sarà possibile creare un ecosistema che abilita lo scambio semplice e sicuro di informazioni tra le P.A., attraverso una Piattaforma unica, un catalogo di servizi software (Api) in costante crescita e un insieme di regole condivise, al fine di incrementare l’efficienza dell’azione amministrativa, ridurre la richiesta di dati al cittadino e creare nuove opportunità di sviluppo per le Imprese. Con l’adesione a questo Avviso, Regioni e Province autonome, dopo i Comuni, hanno l’opportunità di mettere a disposizione di altre Amministrazioni i propri dati tramite la pubblicazione di nuove Api nel catalogo della “Pdnd”.