Ripristino e protezione dei fondali e degli habitat marini, rafforzamento del Sistema nazionale di osservazione degli Ecosistemi marini e costieri e mappatura degli habitat costieri e marini di interesse conservazionistico nelle acque italiane attraverso l’acquisizione di una nuova unità navale oceanografica, dotata di apparecchiature altamente tecnologiche in grado di sondare i fondali fino a 4.000 m. e strumentazione acustica ad altissima risoluzione.
Sono questi gli Interventi previsti dal Progetto “Mer” (“Marine Ecosystem Restoration”), il più grande Progetto sul mare nell’ambito del “Pnrr”, che vede Ispra come soggetto attuatore e il Ministero per l’Ambiente e la Sicurezza energetica come Amministrazione titolare del finanziamento, pari a Euro 400 milioni per il periodo 2022-2026.
A renderlo noto una Notizia pubblicata il 1° marzo scorso sul Portale del Governo italiano “LineaAmica”.
Tra le attività previste dal Progetto, 15 aree con posidonia oceanica da ricostruire, individuazione e ripristino di almeno 15 aree dove sono presenti attrezzi da pesca abbandonati, mappatura di circa 90 monti sottomarini localizzati nel Mar Ligure, l’Alto e il Basso Tirreno, il Mar di Sardegna, il Mar Ionio ed il Mare Adriatico meridionale, per una superficie stimata di circa 14mila km², una nuova unità navale in grado di sondare i fondali fino a 4000 metri.
Il Progetto, in linea con la “Strategia europea per la Biodiversità”, propone infatti di invertire il degrado degli Ecosistemi mediante Interventi di ripristino che fanno uso di Protocolli consolidati ma su una scala spaziale molto vasta mai tentata prima. Gli Interventi di ripristino riguarderanno i letti ad ostriche nell’Adriatico, le praterie a posidonia oceanica, o altre fanerogame marine, il coralligeno e le foreste a cystoseira.
Più nel dettaglio, è prevista la ricostruzione di banchi di ostrica piatta europea (Ostrea edulis) in 5 Regioni dell’Adriatico: Friuli Venezia-Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche e Abruzzo. Altro elemento senza precedenti del Progetto è la mappatura degli habitat costieri di tutta la costa italiana: le mappature di posidonia oceanica erano state realizzate in passato nel corso di più anni; ora si prevede di cartografarla in un unico lasso temporale.
Inoltre, è prevista la realizzazione di una nuova Rete nazionale di boe d’altura per il monitoraggio del moto ondoso, delle correnti marine e dei parametri meteo, aggiungendosi alla già esistente “Rete ondametrica nazionale”.
Per gli habitat profondi saranno mappati circa 90 monti sottomarini (“seamounts”), localizzati nel Mar Ligure, l’Alto e il Basso Tirreno, il Mar di Sardegna, il Mar Ionio ed il Mare Adriatico meridionale, per una superficie stimata di circa 14000 km².
Il ripristino delle praterie a posidonia oceanica, coralligeno e foreste a cystoseira saranno affiancati da specifiche azioni di protezione delle aree, con l’obiettivo di promuovere ed accelerare il loro naturale recupero e ripristinare la connettività̀ ecologica; sono in corso di valutazione oltre 15 aree da ripristinare lungo tutta la Penisola.
Il Progetto “Mer” prevede l’individuazione ed il ripristino di almeno 15 aree dove sono presenti attrezzi da pesca e/o di acquacoltura abbandonati, preservando la Fauna e Flora locali.