“PNRR”: i prossimi impegni del Ministero per il Sud e la Coesione territoriale

PNRR: i prossimi impegni del Ministero per il Sud e la Coesione territoriale

In data 7 febbraio 2022, il Ministero per il Sud e la Coesione territoriale ha pubblicato un’Informativa, in seguito all’audizione del Ministro, Mara Carfagna, di fronte alla Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, che illustra i prossimi impegni sull’attuazione del “Pnrr”. Sono 3 le Direttrici principali che caratterizzano l’azione della Ministro per il Sud e la Coesione territoriale in merito all’attuazione del “Piano di ripresa e resilienza”:

  • il rispetto del Cronoprogramma degli Interventi di competenza diretta;
  • il monitoraggio costante delle attività delle altre Amministrazioni affinché rispettino il vincolo di destinazione al Sud del 40% delle risorse messe a Bando;
  • il sostegno alla capacità di progettazione di attuazione degli Interventi da parte degli Enti territoriali del Mezzogiorno e delle Aree interne.

Durante l’Audizione è stato confermato il rispetto di tutti gli Interventi previsti per il 2021, sia in termini di Investimenti che di riforme in merito all’attuazione degli “Interventi speciali per la Coesione territoriale” previsti dalla Missione 5, Componente 3, del “Pnrr”. In particolare, Il Ministro si è soffermata sulla Riforma della governance, sulla nomina dei Commissari e sul riparto dei Euro 630 milioni destinati a finanziare Interventi infrastrutturali nelle Zes. Nei prossimi mesi invece saranno promosse le Zes in Europa e nel mondo, per attrarre Investimenti nazionali e internazionali, a partire da un evento a tema che si terrà a marzo 2022 ad “Expo Dubai”.

Nel primo semestre del 2022 verranno approvati i Piani di intervento che verranno redatti dai soggetti attuatori per gli Avvisi pubblici relativi alle Strutture sanitarie di prossimità nelle Aree interne, alla valorizzazione dei beni confiscati alle mafie, agli Interventi di contrasto alla povertà educativa, alla costituzione di Ecosistemi dell’Innovazione nel Mezzogiorno e per il Decreto interministeriale che ha ripartito le risorse per il miglioramento dell’accessibilità e della sicurezza delle strade nelle Aree interne, pubblicato recentemente.

Nel primo semestre 2022, nell’ambito degli Interventi di competenza del Ministero per il Sud e la Coesione territoriale, non sono previsti traguardi intermedi della Commissione Europea da raggiungere, ma piuttosto, ha esposto la Ministra, “Obiettivi interni” propedeutici al raggiungimento nei prossimi semestri degli Obiettivi fissati con Bruxelles. 

Entro il primo trimestre del 2022 infatti sarà pubblicato un Avviso pubblico dalla dotazione finanziaria di Euro 500 milioni per Interventi di “potenziamento dei Servizi e Infrastrutture sociali di comunità” rivolto ai Comuni delle Aree interne interessati dalla misura. 

Particolare riguardo sarà dato inoltre alle fragilità amministrative del Sud e per questo verrà implementata una “rete di sicurezza attraverso misure di varia natura finalizzate a sostenere e supportare le Amministrazioni locali. Le principali iniziative, rese note il 23 dicembre 2021, consistono nel far fronte alle carenze finanziarie e di organico, azioni volte a potenziare gli organici delle Amministrazioni locali con figure tecniche specifiche, a ricercare Progetti per determinati Obiettivi, a fornire assistenza nelle varie fasi di programmazione e realizzazione delle opere.

Tra questi:

  1. Assunzioni specifiche per i Progetti “Pnrr”. A seguito di un Accordo tra il Governo e l’Anci, una norma inserita nel corso dell’esame parlamentare del Decreto-legge “Recovery” prevede la possibilità per i Comuni di assumere personale non dirigenziale con contratto a tempo determinato, allo scopo specifico di attuare i Progetti inseriti nel “Pnrr”. Tali assunzioni si considerano in deroga rispetto alle norme sul contenimento delle spese in materia di impiego pubblico. Si istituisce inoltre un apposito Fondo di Euro 30 milioni l’anno dal 2022 al 2026, per concorrere alla copertura dei costi derivanti da queste assunzioni nei Comuni con meno di 5.000 abitanti (rif. all’art. 31-bis del Dl. n. 152/2021, approvato con modifiche in Parlamento). Inoltre, le Pubbliche Amministrazioni possono assumere ulteriore personale a tempo determinato al solo scopo di realizzare i Progetti previsti dal “Pnrr”, con le relative spese, se ritenute ammissibili, inserite a carico dei Progetti (rif. all’art. 1 del Dl. n. 80/2021, sul rafforzamento della capacità amministrativa;
  2. Concorso Sud. Sono in corso le procedure per il reclutamento di altre 2.022 unità a supporto delle Amministrazioni impegnate al Sud nell’attuazione delle Politiche di Coesione nazionali ed europee. Il nuovo Bando prevede criteri più favorevoli per i giovani laureati;
  3. Mille posti per attività amministrative”. Le Regioni possono sottoscrivere complessivamente almeno 1.000 incarichi di collaborazione con Professionisti ed Esperti chiamati a fornire supporto ai procedimenti amministrativi connessi all’attuazione del “Piano”. Il personale è assunto dalle Regioni e può essere ripartito tra le Amministrazioni locali in base alle esigenze. Sono a disposizione Euro 320 milioni, di cui il 40% riservato al Sud, per almeno 400 incarichi;
  4. Nell’ambito del Dl. “Recovery’’, un altro emendamento approvato alla Camera dei Deputati consentirà all’Agenzia per la Coesione territoriale di stipulare contratti di collaborazione a personale specializzato e Professionisti, che andranno a supportare Comuni, Province e Città metropolitane del Mezzogiorno. L’obiettivo è di accelerare la definizione e l’attuazione degli Interventi del “Piano” e delle Politiche di Coesione nazionali ed europee. La misura è finanziata per 67 milioni di Euro dal Programma operativo complementare al Pon “Governance e capacità istituzionale 2014-2020” (rif. all’art. 31-bis del Dl. n. 152/2021, così come modificato in Parlamento);
  5. Risorse dai Fondi strutturali europei. Le Regioni possono richiedere di utilizzare risorse dei “Programmi operativi complementari” (“Poc”), finanziati dai Fondi strutturali europei e cofinanziati con risorse nazionali, per azioni di supporto tecnico e operativo all’attuazione dei Progetti del “Pnrr” (rif. all’art. 9 del Dl. n. 152/2021);
  6. Consulenze ad esperti nelle grandi Città. I Comuni con popolazione superiore a 250.000 abitanti possono sottoscrivere incarichi di consulenza e collaborazione ad esperti qualificati per accelerare i progetti del “Pnrr”. Ciascun Comune può conferire fino a 15 incarichi, per un importo massimo di Euro000 lordi annui ciascuno e fino a una spesa complessiva di Euro 300.000 l’anno. A queste spese gli Enti dovranno far fronte con risorse proprie. Gli incarichi non potranno superare il 31 dicembre 2026 e, in ogni caso, cesseranno automaticamente con la fine del mandato amministrativo del soggetto politico che li conferisce (art. 31 del testo con modifiche del Dl. n. 152/2021);
  7. Aiuto ai grandi Comuni in Pre-dissesto. I Comuni con una popolazione superiore ai 250.000 abitanti che si trovano in una condizione di Pre-dissesto, potranno potenziare l’organico degli Uffici alle dirette dipendenze del Sindaco o degli Assessori, assumendo collaboratori con contratto a tempo determinato. Le spese saranno a carico dei bilanci dell’Ente e non potranno superare l’80% della spesa sostenuta allo stesso scopo nell’ultimo rendiconto precedente all’avvio della “procedura di riequilibrio finanziario pluriennale” (rif. al testo con modifiche del Dl. n. 152/2021, che contiene questa norma all’art. 31-bis);
  8. Fondo per i concorsi di Idee e Progetti”. I Comuni fino a 30mila abitanti, le Province e le Città metropolitane del Sud, hanno a disposizione le risorse per concorsi di Idee e Progetti in ambito urbanistico e di Innovazione sociale. I Comuni fino a 5.000 abitanti possono scegliere di impegnare le risorse anche direttamente per studi di fattibilità tecnica ed economica. È stato istituito un Fondo, con una dotazione di Euro515.175. In attesa della pubblicazione del Dpcm. che ripartisce le risorse in attuazione della norma, sono già pubblicati sul sito internet dell’Agenzia per la Coesione territoriale gli schemi di Bando tipo, approvati dall’Anac (rif. al Dl. n. 121/2021 “Infrastrutture”). Qui sono illustrati i principali vantaggi per Sud e aree interne contenuti in quel Provvedimento;
  9. Supporto tecnico di Società “in house” dello Stato. Consip, Invitalia, Difesa Servizi e Sogei mettono a disposizione esperti qualificati per il supporto tecnico-operativo a favore delle Amministrazioni locali. Per stipulare la Convenzione, non serve avere un Progetto già definito, basta solo la fase preliminare. Il costo può andare a carico dei relativi Progetti del “Pnrr” ammessi a finanziamento (rif. all’art. 10 del Dl. n. 77/2021 su “Governance e semplificazioni”).
  10. Servizi di supporto per le Stazioni appaltanti. Consip fornisce azioni di formazione del personale, contratti e servizi di supporto per rafforzare la capacità delle Stazioni appaltanti. Il Governo ha stanziato a questo scopo Euro 40 milioni l’anno fino al 2026 (art. 11 del Dl. n. 77/2021 su “Governance e semplificazioni”);
  • Convenzioni con Cassa Depositi e Prestiti. Le amministrazioni possono sottoscrivere convenzioni con Cassa Depositi e Prestiti, che direttamente o tramite le Società controllate fornisce assistenza e supporto tecnico-operativo. Gli oneri possono essere assorbiti dagli Investimenti che saranno realizzati (rif. all’art. 10 del Dl. n. 121/2021 “Infrastrutture”);
  1. Task Force” per l’Edilizia scolastica. Per la progettazione e la realizzazione dei Progetti di Edilizia scolastica finanziati dal “Pnrr”, l’Agenzia per la Coesione territoriale, in Convenzione con il Ministero dell’Istruzione, organizza una “task force” di supporto ai Comuni, ulteriormente potenziata ed estesa fino al 2025 grazie al finanziamento di Euro 63 milioni dal “Pon Governance”.

A queste si aggiungerà il Pon “Capacità per la coesione 2021-2027”, previsto dall’Accordo di partenariato, attualmente in approvazione a Bruxelles, che prevede per questo Programma una dotazione di circa 1 miliardo e Euro 300 milioni. Questo Programma permetterà l’assunzione a tempo determinato di ulteriori professionalità e la creazione di veri e propri Centri di servizio sul territorio, che faranno rete grazie al ruolo di coordinamento dell’Agenzia per la Coesione.