“Pnrr”: quinta, sesta e settima rata, a Palazzo Chigi la Cabina di regia sullo stato di attuazione del “Piano”

Una Notizia, pubblicata in data 16 gennaio 2024 sul sito del Dipartimento per gli Affari europei della Presidenza del Consiglio dei Ministri, rende noto l’esito della Cabina di regina del “Pnrr” che si è tenuta, nella stessa data, a Palazzo Chigi, alla presenza della Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, del Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il “Pnrr”, Raffaele Fitto, dei Ministri, dei Sottosegretari preposti e dei rappresentanti di Regioni, Province e Comuni. 

Come si apprende dalla Notizia, l’obiettivo della Cabina era quello di effettuare una verifica dello stato di attuazione del “Piano” per una valutazione rispetto all’attività in corso della Commissione Europea, propedeutica al pagamento della quinta rata pari a Euro 10,6 miliardi, ai quali si aggiungerà il versamento dei Euro 551 milioni del prefinanziamento della settima Missione “RepowerEu”, e una prima analisi sul conseguimento dei 39 traguardi e obiettivi della sesta rata, pari a Euro 9,1 miliardi, e dei 74 traguardi e obiettivi della settima rata, pari a Euro 19,6 miliardi, che risulteranno strategici per sostenere la crescita economica, con particolare riguardo al Mezzogiorno, anche attraverso una più efficiente ed efficace gestione delle risorse economiche destinate alla politica di coesione.

La Cabina di regia di oggi – ha dichiarato la Presidente del Consiglio dei Ministri – apre un nuovo anno di impegno straordinario del Governo per la concreta messa a terra del ‘Pnrr’, all’indomani del pagamento della quarta rata, della richiesta per il versamento della quinta e, soprattutto, dell’entrata in vigore del nuovo ‘Piano italiano’, che, tra le nuove misure, prevede uno stanziamento di oltre 12 miliardi per sostenere la produttività delle Imprese e per rilanciare l’Economia attraverso la Tecnologia verde, per l’implementazione dei Contratti di filiera e per la Transizione ecologica e digitale dell’intera Nazione”.

Sono previsti, inoltre, 1,2 miliardi per le Opere di ricostruzione in Emilia-Romagna, Toscana e Marche, circa 5 miliardi per il potenziamento delle reti, per l’acquisto di nuovi treni a emissioni ridotte e per la realizzazione di nuovi edifici scolastici e circa 4 miliardi per tutta una serie di misure rivolte ai giovani, per riformare i servizi delle politiche del lavoro, per l’efficientamento energetico dell’edilizia pubblica e dei grandi condomini, per lo sviluppo della telemedicina e per l’acquisto di grandi apparecchiature per le strutture ospedaliere.

Tra gli obiettivi della quinta rata del “Piano”, che sarà versata all’Italia al termine dell’Iter di valutazione previsto dalle procedure europee, attualmente in corso, figurano importanti Misure come l’aggiudicazione degli Appalti del settore idrico, l’elettrificazione della linea ferroviaria nel Mezzogiorno e la tratta ferroviaria Salerno-Reggio Calabria. In tema di ambiente sono previsti Interventi per il potenziamento delle condotte, della depurazione e per la realizzazione degli impianti per la valorizzazione dei rifiuti. In tema di pubblica istruzione è in programma l’entrata in vigore della riforma dell’organizzazione del sistema scolastico, oltre all’aggiudicazione degli Appalti per la realizzazione dei nuovi plessi. Inoltre, sono previsti significativi traguardi in tema di digitalizzazione, con particolare riferimento al Ministero della Difesa, della Giustizia, al Consiglio di Stato, all’Inps e all’Inail. 

I risultati raggiunti dal Governo, evidenziati dalla Presidente Meloni – ha afferma il Ministro Raffaele Fitto – rappresentano un ulteriore stimolo a proseguire, con estremo rigore ed a ritmo serrato, verso il conseguimento dei 113 obiettivi della sesta e della settima rata, complessivamente pari a 28,7 miliardi di Euro. Nel 2024 continueremo a lavorare intensamente per assicurare la completa attuazione del Piano. Dobbiamo guardare oggi al futuro del sistema Italia, con la messa a terra di riforme ed investimenti che produrranno concreti benefici per i cittadini, per le imprese e per tutto il comparto della pubblica amministrazione”.

Una Notizia, pubblicata a margine della Riunione della Cabina di Regia da Anci, ha riportato il commento del Presidente dell’Associazione, Antonio Decaro: “Dalla Cabina di Regia odierna ci saremmo aspettati di ricevere informazioni certe su quali Comuni siano stati coinvolti dalla rimodulazione del ‘Piano’, o di conoscere i contenuti del Decreto che dovrà specificare le nuove fonti di finanziamento e le modalità di impiego, ma così non è stato. Intanto, i lavori nei Comuni procedono bene. Sui 35 miliardi che erano stati assegnati ai Comuni, al netto di quelli per le Città metropolitane, sono state bandite circa 230mila gare per un valore di circa 32,7 miliardi, di cui 12 miliardi già aggiudicati. E questo nonostante il Mef abbia interrotto i pagamenti per le Opere uscite dal ‘Pnrr’: è una situazione grave che abbiamo fatto presente al Governo perché i Comuni non potranno sostenerla ancora per molto”.

Per le Opere che erano preesistenti al ‘Pnrr’ – ha proseguito Decaro – la nostra proposta è che tornino a essere coperte dai finanziamenti tratti dal bilancio dello Stato che avevano in precedenza. Per i ‘Piani urbani integrati’ si potrà ricorrere a risorse statali tratte dal ‘Fondo nazionale complementare’ e dai fondi di coesione che vengano assegnate direttamente ai Comuni interessati, com’era previsto per il ‘Pnrr’”.

Sempre in vista del Decreto – ha concluso il Presidente dell’Anci – oggi abbiamo posto al governo due questioni cruciali. La prima è che tutte le semplificazioni burocratiche che erano state previste per le opere finanziate dal ‘Pnrr’ continuino a valere, per queste stesse opere, anche nella nuova forma di finanziamento. La seconda è che ai Comuni sia consentito di pagare alle imprese interessate una anticipazione del 30%, essenziale perché i cantieri non vengano fermati”.

Foto: Presidenza del Consiglio dei Ministri