“Pnrr”: Riforma della Giustizia, pubblicata la Relazione del Ministero sul primo semestre 2023

Il Ministero della Giustizia ha pubblicato i dati del monitoraggio del primo semestre 2023, il primo dopo l’entrata in vigore delle Riforme del Processo civile e penale. I numeri evidenziano gli effetti dei cambiamenti organizzativi attuati dagli Uffici giudiziari, anche con l’arrivo degli addetti all’Ufficio per il Processo. 

La Relazione, curata dalla Direzione generale di Statistica e Analisi organizzativa del Dipartimento per la Transizione digitale della Giustizia, presenta un’analisi statistica delle Politiche di Coesione del Ministero della Giustizia. 

I valori al 30 giugno 2023, confrontati con quelli del 2019 (anno di riferimento fissato nel “Pnrr”), segnalano una decisiva “riduzione della durata dei processi calcolata in base al disposition time, l’Indicatore di durata che misura il rapporto tra i processi pendenti e quelli definiti, con valori di: 

  • 19,2% nel Settore civile
  • 29,0% in quello penale”. 

La situazione presentata dalla Relazione è, sostanzialmente, un buon andamento dello smaltimento dell’arretrato, che tuttavia rimane ancora al di sotto di quello necessario a raggiungere gli Obiettivi concordati con la Commissione Europea, che prevedono per giugno 2026 un abbattimento del 90% rispetto al dato del 2019, sia in Tribunale e sia in Corte di appello.

Il monitoraggio viene inviato alla Commissione Europea 2 volte all’anno e pubblicato sul Portale istituzionale del Ministero della Giustizia e su sito della DgStat.