Attraverso una Nota, pubblicata in data 2 giugno 2023 sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Palazzo Chigi ha risposto alle dichiarazioni di un Portavoce della Commissione Europea sulle norme riguardanti la Corte dei conti e i controlli sul “Pnrr”, con le quali, in sostanza, si esortava l’Italia a non depotenziare “i Sistemi di controllo nazionali”, preposti a tutelare “l’interesse finanziario dell’UE” e a contrastare “conflitti d’interesse, corruzione e frodi”.
Si riporta di seguito il contenuto integrale della Nota.
1. Sulla necessità dei controlli
Il Governo condivide il fatto che “il ‘Recovery’ necessita di un quadro di controlli che siano adatti e proporzionati alla sua natura unica e in modo che i programmi di spesa si basino sull’efficienza.” L’azione del Governo si basa su questo Principio.
2. Sul pre-giudizio non informato
Il Portavoce afferma che la “Commissione Europea non commenta i Progetti di legge”, ma subito dopo – senza alcun approfondimento di merito – lo stesso portavoce della Commissione fa seguire delle considerazioni che alimentano polemiche politiche strumentali che non corrispondono alla realtà.
3. Sulle modifiche inesistenti
Le norme proposte dal Governo – approvate dalla Commissione parlamentare nel Dl. “Pubblica Amministrazione” – non modificano quanto già concordato tra Commissione Europea e Governo italiano, e le norme in discussione non intervengono su quanto previsto dal Dl. n. 77/2021.
4. Sulla disciplina dei controlli della Corte
Il primo Decreto sull’attuazione del “Piano nazionale di ripresa e resilienza”, tra i diversi aspetti, disciplina i controlli sui fondi del “Pnrr” da parte della Corte dei conti. Tale Decreto, che rappresentava una specifica Milestone del “Pnrr”, è stato rendicontato positivamente dalla Commissione. Tale norma, non solo non viene in alcun modo modificata, ma è proprio la sua corretta attuazione che il Governo vuol realizzare. Infatti, all’art. 7, comma 7, il Decreto prevede: “La Corte dei conti esercita il controllo sulla gestione di cui all’art. 3, comma 4, della Legge n. 20/1994, svolgendo in particolare valutazioni di economicità, efficienza ed efficacia circa l’acquisizione e l’impiego delle risorse finanziarie provenienti dai fondi di cui al ‘Pnrr.’ Tale controllo risponde ai criteri di cooperazione e di coordinamento con la Corte dei conti europea, secondo quanto previsto dall’art. 287, paragrafo 3 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea”. La Legge in questione (Governo Draghi) quindi affida alla Corte dei conti il controllo sui fondi “Pnrr” nella modalità del controllo successivo sulla gestione e non del controllo concomitante, con criteri di cooperazione e coordinamento con la Corte dei conti europea. Tale disciplina dei controlli della Corte dei conti sui fondi del “Pnrr” non solo resta in vigore, ma viene pienamente attuata.
5. Sullo “scudo erariale” e la Commissione
Quanto alla proroga dello “scudo erariale” per Funzionari e Dirigenti pubblici, la norma è in vigore già da tempo e non ci sono mai state osservazioni da parte della Commissione. L’emendamento governativo approvato ieri ne proroga l’efficacia di ulteriori 12 mesi. Questa disciplina è rimasta in vigore per 3 anni con 2 diversi Governi, senza aver provocato alcun rilievo; siamo certi che la linea della Commissione non cambierà di fronte alla proroga di un altro anno decisa da un Governo di diverso segno politico.
6. Sulla cronologia degli Atti parlamentari
La limitazione della responsabilità amministrativa dinanzi alla Corte dei conti fu prevista dall’art. 21, comma 2, del Dl. 16 luglio 2020 n. 76 (Governo Conte II). Tale limitazione, che aveva inizialmente un’applicazione limitata al 31 luglio 2021, è stata estesa, dapprima, dalla Legge di conversione (sempre Governo Conte II) del medesimo Dl. n. 76/2020 (con il differimento di detto termine al 31 dicembre 2021) e successivamente dall’art. 51, comma 1, lett. h), del Dl. n. 77/2021, convertito con modificazioni dalla Legge n. 108/2021 (Governo Draghi), che ha ulteriormente differito detto termine al 30 giugno 2023.
7. Sui rapporti tra Governo e Corte dei conti
Ieri a Palazzo Chigi si è svolto un lungo, cordiale e proficuo incontro tra il Governo e la Corte dei conti. Nell’incontro è stata decisa all’unanimità l’apertura di un Tavolo di lavoro per revisionare e definire meglio alcuni istituti relativi ai controlli sul “Pnrr”.
8. Sulla Costituzione, il diritto e la politica
Utili spunti sulla materia si possono trarre dalla lettura delle interviste di illustri costituzionalisti come Sabino Cassese, Cesare Mirabelli e Giancarlo Coraggio, che nelle ultime 24 ore hanno illustrato come l’intervento del Parlamento sia rispettoso della Costituzione, delle prerogative della Corte dei conti, improntato alla leale collaborazione tra le Istituzioni.